Il 27 luglio del 2007 ci lasciava Giovanni Pesce, leggendario comandante partigiano, compagno indimenticabile. Era ancora un bambino quando la sua famiglia dovette emigrare in Francia.
A 13 anni era già al lavoro in una miniera della Grand’Combe, la zona mineraria delle Cevennes in cui vivevano i suoi. Aderì ancora ragazzino al Partito comunista e divenne anche segretario della Sezione giovanile. Fu uno dei discorsi a Parigi di Dolores Ibarruri, la “Pasionaria”, a convincerlo della necessità di arruolarsi nelle Brigate Internazionali, che nella Guerra civile spagnola sostenevano il regime democratico contro i fascisti di Franco.