In questo contesto desta particolare preoccupazione l’atteggiamento assunto dalla Lega consistente nel recupero pieno di tutti i temi di impianto razzista che avevano caratterizzato il partito al tempo del congresso di Assago del 2002. In quell’occasione la Lega assunse tutti i tratti tipici di una formazione di estrema destra: dal rifiuto della “società multirazziale”, alla “difesa della cristianità minacciata dall’invasione extracomunitaria”. “La Padania”, in quel contesto, quasi diveniva “una cittadella assediata”, un “ridotto” entro cui arroccarsi. In compenso ai migranti si addebitava la responsabilità di ogni male, dalla crescita della criminalità al dilagare delle droghe, fino al diffondersi di malattie vecchie e nuove.
Controffensiva ideale e culturale per sconfiggere xenofobia e razzismo
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