La irrisolta questione morale ha aperto la strada al formarsi e al dilagare di poteri occulti ed eversivi, come le mafie da tempo presenti anche nelle regioni del Nord e la P2 che hanno inquinato e condizionano tuttora i poteri costituiti e legittimi, sino a minare concretamente l’esistenza stessa della nostra Repubblica.
Occorrono radicali cambiamenti di prassi, di costume, di modo di essere dei singoli,ma soprattutto occorre un forte sussulto delle coscienze, una vera e propria rivolta morale, alla quale ci chiamano i Combattenti per la Libertà. I partigiani, gli oppositori politici, i lavoratori, i militari italiani deportati nei lager nazisti, lottarono per liberare l’Italia dal nazifascismo in modo disinteressato, senza nulla chiedere in cambio e posero a fondamento della loro azione la questione della rigenerazione e della rinascita etica della società.
L’ANPI, gli antifascisti, i democratici saranno sempre a fianco dei magistrati che da tempo si battono contro la mafia a difesa della legalità e delle istituzioni.
In particolare riteniamo che attorno al PM di Palermo Nino Di Matteo e agli uomini della sua scorta ci debba essere la massima attenzione anche alla luce delle gravissime minacce mafiose a lui indirizzate.
Bisogna evitare ogni possibilità di isolamento dei magistrati antimafia attraverso la solidarietà dei cittadini, dei democratici di tutti coloro che si richiamano ai principi della Costituzione repubblicana.
Per questo vogliamo lanciare il nostro messaggio al PM Di Matteo e a tutti i magistrati antimafia: non siete soli. Saremo sempre con voi a difesa della legalità, delle istituzioni, della democrazia, della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.
Milano, 10 Dicembre 2014
Roberto Cenati
Presidente ANPI Provinciale di Milano
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