Relazione di Roberto Cenati all’Assemblea dei Presidenti di Sezione – 23 Maggio 2015

Relazione Roberto Cenati 23.5.2015Mai come oggi la pace, bene prezioso donatoci dalla Resistenza italiana ed europea che furono guerra alla guerra è in serio pericolo. La guerra è – di per sé – il contrario dei diritti umani, perché ogni guerra, necessariamente, li calpesta, li mette in discussione e non di rado li annulla. Ma i diritti umani sono il fondamento della nostra esistenza e della nostra convivenza. Così iniziava l’appello del Comitato Permanente Antifascista per il 25 aprile.

Problemi internazionali

La situazione internazionale è estremamente complessa se si considera quanto sta avvenendo in medio Oriente, in Iraq, in Libia e nella Siria che per metà è nelle mani dell’Isis che proprio giovedì 21 maggio ha preso Palmira, città di enorme importanza strategica, storica, artistica. Ritengo molto preoccupante la decisione degli Stati Uniti e dell’Europa, di disertare, con la motivazione della situazione creatasi in Ucraina, tuttora molto delicata, la manifestazione svoltasi a Mosca nella ricorrenza del settantesimo anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Non bisogna isolare la Russia, spingendola verso la Cina. Occorre invece avvicinarla all’Europa se non vogliamo che sia l’Europa ad essere isolata.

Il virus nazionalista in Europa

Particolarmente delicata è la situazione nel nostro continente dove populismo, nazionalismo, antisemitismo e neonazismo tendono sempre più ad accavallarsi e sovrapporsi, mescolandosi l’uno nell’altro.

Il virus del nazionalismo è arrivato anche in Polonia, dove si svolgeranno a fine anno le elezioni politiche. Nelle grandi città polacche pulsa il mondo globale, nelle campagne dominano invece gli stereotipi: xenofobia contro russi, rom, ebrei, slovacchi, sostenuti dal partito nazionalpopulista il Pis che si rifa all’Ungheria di Orbàn.

L’obiettivo dell’unità europea

Il nazionalismo, all’origine della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, condannato da Altiero Spinelli, sta riemergendo quindi con estrema pericolosità nel nostro continente. Dalle tragedie della Prima e della Seconda Guerra Mondiale è nata la motivazione di fondo alla base della costruzione europea: il valore della pace, ribadito nel solenne giuramento dei sopravvissuti nel lager nazista di Mauthausen il 16 maggio 1945. E la pace è stata il primo obiettivo della Comunità europea, già con la costituzione nel 1951 della Comunità del Carbone e dell’Acciaio, la Ceca.

Il dramma dell’immigrazione

Si parla tanto di globalizzazione ma poi finiscono sempre per prevalere le analisi limitate che ci fanno perdere di vista la vera entità dei problemi e anche il fatto che è impossibile sottrarci alle sfide globali, come quella costituita dagli spostamenti di grandi e dolenti masse umane (sono 232 milioni i migranti nel mondo) che cercano di sottrarsi alle guerre, alla fame, alla violenza.
Dei 45 milioni di rifugiati attualmente registrati dall’ONU soltanto una minima parte è ospitata in Paesi sviluppati, mentre la maggioranza si trova in campi, vere e proprie città, situati in Africa, Asia, Medio Oriente. In altri termini in Paesi che molto meno dei nostri possono permettersi di dedicare le loro scarse risorse a un impegno umanitario di tali dimensioni.

Contro questi fenomeni quasi biblici si contrappone la Lega di Salvini che individua, come è già avvenuto nel corso del Novecento, un nemico esterno su cui scaricare tutte le responsabilità e le frustrazioni.

All’Onu è in via di preparazione la risoluzione che autorizzerà l’eventuale uso della forza contro gli scafisti. Cina e Russia hanno messo in guardia dall’imitare un testo, quello del 17 marzo 2011, che ha dato il via all’intervento in Libia. E il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella sua visita in Tunisia ha manifestato la sua netta contrarietà a opzioni militari, per risolvere il problema libico, la cui soluzione deve essere affidata esclusivamente alla politica.

La crisi economica del Paese

Nonostante l’ottimismo profuso a piene mani il Paese versa ancora in una grave crisi economica e occupazionale, oltreché etica.

Occorre una profonda rigenerazione della politica se vogliamo evitare un distacco sempre più crescente tra cittadini e istituzioni.

Le riforme proposte come quella sulla scuola omettono, tra le altre cose, di prevedere l’insegnamento della storia contemporanea e di tutto ciò che contribuisce alla formazione di una cittadinanza attiva, essenziale per la formazione di una società democratica. Altro punto che a me desta perplessità è la proposta che negli ultimi tre anni della secondaria siano attivati percorsi di alternanza scuola lavoro anche durante le vacanze estive. A noi, in definitiva, interessa che non prevalga un modello di scuola centralistico, ma che si affermi un profilo pluralista e democratico di ogni tipo di insegnamento, che la scuola sia fortemente impegnata per favorire il progresso democratico del Paese, proprio con la formazione di generazioni non solo tecnicamente preparate, ma “allevate“ nel culto della legalità, della dignità della persona, della democrazia e pienamente edotte delle pagine migliori della storia del nostro Paese e del contenuto imprescindibilmente democratico dell’intero disegno costituzionale.

Riforme costituzionali e legge elettorale

Anche se la questione dell’approvazione della legge elettorale è di stretta competenza dei partiti, l’ANPI non può su un argomento così delicato, essendo coscienza critica del Paese, non svolgere le proprie considerazioni.

Con la nuova legge elettorale il premio di maggioranza (55% dei seggi) scatta col 40 per cento dei voti conseguiti. Se le percentuali sono di meno, i primi due partiti vanno al ballottaggio, dove, molto probabilmente, i voti saranno in cifra assoluta molto minori del primo turno. Sarà quindi una piccola minoranza del popolo sovrano a consegnare il potere al partito vincente (si costituirà un governo monocolore) tenendo conto che gli astenuti saranno il 40 per cento e anche di più.

Si registra quindi un allontanamento da un genuino sistema parlamentare in favore del potere personale di colui che conquista la carica di primo ministro. Gli elettori avrebbero soltanto un residuale potere di esprimere i propri rappresentanti, in quanto sarebbero 200 i nominati dai partiti. L’abolizione del Senato, non più elettivo, indebolisce ulteriormente il potere legislativo a vantaggio di un esecutivo che si concentra nelle mani di un capo che comanda da solo. In questo modo si passerebbe da una democrazia parlamentare ad una democrazia esecutiva, estremamente pericolosa in un Paese come il nostro.

Rigurgiti neofascisti

Sul versante del rifiorire dei movimenti neofascisti abbiamo ottenuto importanti risultati. A seguito della nostra denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti degli organizzatori della manifestazione a ricordo di Ramelli e Pedenovi per istigazione a delinquere ed apologia di fascismo, si è svolta il 29 aprile 2014 l’udienza preliminare per esaminare la richiesta di rinvio a giudizio del P.M. Basilone di dieci imputati. Gli imputati sono accusati, con riferimento alla legge Scelba, di “aver compiuto in concorso tra loro, manifestazioni usuali del disciolto partito fascista .Lo stato e l’ANPI sono state ritenute parte offesa.

L’ANPI si è costituita parte civile nel procedimento. Nel corso dell’udienza preliminare aggiornata al 26 maggio, due degli imputati hanno chiesto il patteggiamento, riconoscendo quindi ufficialmente la propria colpevolezza.

Sempre il 26 maggio sono stati rinviati a giudizio 16 neofascisti anch’essi imputati per apologia di fascismo per i fatti avvenuti il 29 aprile 2013. Anche in questo caso l’ANPI nazionale si è costituita parte civile.

Nella stessa giornata del 26 maggio si svolgerà a Milano la prima udienza presso la Corte d’Assise d’Appello contro Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte.

La Cassazione aveva infatti annullato le assoluzioni di Carlo Maria Maggi e Maurizio Tramonte che saranno processati per la strage di piazza della Loggia.

Le nuove prove raccolte e le valutazioni della Cassazione sulla strage di Brescia potrebbero aprire alcuni spiragli per avere giustizia anche per la strage di piazza Fontana. Giudichiamo positivamente questi importanti segnali che ci giungono dalla magistratura, riteniamo che sia stato fondamentale il ruolo svolto dall’ANPI, dalle Associazioni democratiche, dai familiari delle vittime della strage neofascista di piazza della Loggia che non hanno mai desistito dal richiamarsi ai principi della Costituzione repubblicana, profondamente antifascista e alle leggi Scelba e Mancino. Dobbiamo infine denunciare l’ennesima provocazione di Lealtà e Azione, oltre all’ignobile manifestazione svoltasi con Casa Pound a Musocco proprio il 25 aprile scorso, che ha programmato il solito torneo calcistico “diamo un calcio alla pedofilia”, nascondendosi dietro due sigle “la caramella buona” e “bran.co” che compaiono sul sito ufficiale di Lealtà e Azione.

Regole interne

Abbiamo registrato, in questi ultimi tempi, la mancata osservazione da parte di alcune sezioni delle regole interne, in particolare dell’articolo 3 del regolamento nazionale nel quale si afferma che “le sezioni svolgono la loro attività ciascuna nel proprio ambito di competenza territoriale” In diverse occasioni alcune sezioni hanno svolto iniziative o si sono occupate di questioni riguardanti ambiti non di loro competenza.

La devastazione di Milano

La nostra città, proprio nel giorno di inaugurazione di Expo 2015 è stata messa a ferro e fuoco da inaudite e indiscriminate violenze compiute da circa 500 black bloc che si pongono in aperto contrasto con i principi della convivenza civile, della tolleranza e della democrazia che trova la sua più alta espressione nella Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza, di cui quest’anno si celebra il settantesimo anniversario.

Milano, Città medaglia d’Oro della Resistenza, non può tollerare la violenza sotto qualsiasi forma si presenti. Il fenomeno ci deve fortemente preoccupare.

Iniziative e manifestazioni nella ricorrenza del 70° della Liberazione

Innanzitutto voglio ringraziare di cuore i Presidenti di Sezione, gli attivisti per la straordinaria riuscita della manifestazione nazionale svoltasi a Milano il pomeriggio del 25 aprile, preceduta dall’incontro al Piccolo Teatro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La manifestazione del 25 aprile scorso è la meglio riuscita (circa 150.000 persone) negli ultimi vent’anni.

Oltre alle centinaia di iniziative realizzate nei Comuni della città metropolitana, dalle Sezioni ANPI, abbiamo realizzato, come ANPI Provinciale di Milano, un programma molto intenso per il 70° della Liberazione che dà a tutti il segnale che siamo un’Associazione viva e in grado di promuovere iniziative politiche e culturali.

Voglio innanzitutto ricordare la mostra sulla storia dell’alimentazione durante il fascismo e la Resistenza“Dal pane nero al pane bianco” che rimarrà esposta al Museo del Risorgimento sino al 28 giugno 2015. La mostra sta riscuotendo un grande successo. Sono state realizzate visite guidate e tre incontri, molto partecipati, su queste tematiche.

E’ disponibile il catalogo della mostra che invitiamo ad acquistare e i pannelli sulla storia dell’alimentazione che possono essere portati nelle scuole di Milano e provincia.

Altra realizzazione è stata quella relativa ad “Artisti e Resistenze” con esposizione di quadri su Giandante X, straordinario artista e patriota, di opere di Bianca Orsi, scultrice centenaria e medaglia di bronzo della Resistenza, sino ai Disegni della Resistenza, provenienti dalla preziosa collezione De Micheli e presentati insieme a una raccolta di giornali e manifesti dell’epoca. Motore della iniziativa che si protrarrà sino a novembre Maria Luisa Simone De Grada.

Anche per questa mostra è disponibile un bellissimo catalogo.

Il 21 luglio alla Permanente verrà inaugurata la mostra sui disegni della Resistenza, tratti dall’archivio di Mario De Micheli.

Ulteriori mostre che hanno riscosso un grande successo si sono incentrate sul tema design resistente a Sesto San Giovanni, sulla Resistenza operaia a Berlino, sul settantesimo della Liberazione: “Gli eroi son tutti giovani e belli” presentata il 28 aprile in Regione. Anche la mostra “Gli eroi son tutti giovani e belli” è a disposizione delle Sezioni Anpi.

Altra importante ed apprezzata esposizione è stata quella allestita, per sette giorni, al Trotter, nell’ambito di Milanosifastoria sulla scuola sotto il fascismo.

Abbiamo poi promosso: un Convegno su Eugenio Curiel in Statale, un’iniziativa su Cinque storie di donne a Palazzo Isimbardi, un ciclo di incontri promossi da ANPI Provinciale e Casa della Cultura sul tema “La lunga Resistenza al fascismo” e il Convegno su : “Milano Capitale della Resistenza” a Palazzo Marino.

Particolarmente significativo lo spettacolo di quattro Scuole medie Superiori (2 di Milano e 2 di Sesto San Giovanni) al Teatro dell’Elfo l’8 aprile 2015, organizzato dal Laboratorio di formazione e ricerca teatrale Extramondo. Patrocinio oneroso ANPI.

La cerimonia svoltasi al Campo della Gloria il 23 aprile ha visto quest’anno la partecipazione di quattro classi: 3 di scuola media superiore ed una terza media.

Due importanti iniziative istituzionali in Prefettura: 23 marzo presentazione del libro sul ruolo dei Vigili del Fuoco a Milano; 27 aprile scoprimento lapide dedicata ad colonnello della Guardia di Finanza Alfredo Malgeri che il 26 aprile 1945 ha occupato con i suoi uomini la Prefettura e completato la liberazione di Milano. Convegno a cui ho partecipato come Presidente ANPI provinciale.
Particolare successo ha avuto la visita organizzata da ANPI, ANED, Comune di Milano al lager di Mauthausen, con una grande e importante manifestazione a livello europeo.

Ma il settantesimo non si è esaurito con il 25 aprile.

Il 10 agosto ricorre il settantunesimo eccidio dei 15 Martiri di piazzale Loreto. Complessivamente il lavoro svolto è stato molto impegnativo e particolare attenzione si è dedicata, oltre ai convegni, anche agli aspetti di carattere ideale e culturale.

Festa nazionale a Carpi

La festa nazionale assume una importanza particolare nella ricorrenza del settantesimo della Liberazione. Dal 30 maggio al 2 giugno 2015 si svolgerà a Carpi, vicino al campo di concentramento di Fossoli. Sono previste iniziative e dibattiti importanti. La festa si concluderà martedì 2 giugno, festa della Repubblica e della Costituzione con una tavola rotonda, coordinata da Gad Lerner, alla quale parteciperanno, tra gli altri, Susanna Camusso e Carlo Smuraglia. Possibilità di organizzare come Milano e Provincia un pulman per partecipare all’evento conclusivo. Visita al campo di Fossoli il 31 maggio alle 14,30.

Casa della Memoria

Abbiamo firmato, il giorno dell’inaugurazione, il 24 aprile, la convenzione per la Casa della Memoria. La durata grazie anche alla nostra ferma presa di posizione è stata portata da 12 a 19 anni e le spese forfettarie annuali sono di Euro 5.918, contro gli oltre 23.000 che paghiamo in San Marco. Nel giorno dell’inaugurazione della Casa della Memoria, in accordo con l’ANPI di Milano, le Poste Italiane hanno effettuato un annullo filatelico su una cartolina che riportava il francobollo emesso per il 70° della Liberazione, con un timbro riproducente il bozzetto della Casa della Memoria.

L’iniziativa ha riscosso molto successo.

Tesseramento

Lo scorso anno avevamo 9.697 iscritti a Milano e Provincia.

Le tessere consegnate il 22 maggio 2014 erano 9.508.

Alla stessa data, le tessere consegnate sono 10.046.

Sono state costituite quattro nuove sezioni.

In tutto, le sezioni di Milano e Provincia sono 108.