Nuovamente danneggiato l’Istituto Pedagogico della Resistenza

Dopo la devastazione del 23 settembre scorso, l’Istituto Pedagogico della Resistenza ha subito, nella notte tra il 29 e il 30 Novembre 2015, un ulteriore gravissimo danneggiamento.

Ignoti si sono introdotti all’interno della struttura dell’Istituto Pedagogico della Resistenza, forzando la serratura della porta d’ingresso. L’intero archivio informatico dell’Istituto è andato perduto e gravi danni sono stati arrecati alla biblioteca .

Questo atto provocatorio che ha preso di mira un luogo ricco di documenti significativi della Resistenza e dell’antifascismo nazionale e milanese, si richiama, per le sue caratteristiche, alla matrice eversiva della estrema destra.

Anche questa volta la devastazione è avvenuta quasi contemporaneamente a un raduno neofascista svoltosi a Milano.

Mentre ci appelliamo alle autorità pubbliche perchè sia fatto tutto il possibile per individuare gli autori di questa gravissima provocazione, esprimiamo la nostra piena solidarietà e vicinanza all’Istituto Pedagogico della Resistenza.

Milano,30 Novembre 2015

Roberto Cenati – Presidente ANPI Provinciale di Milano

Relazione di Roberto Cenati alla riunione del Comitato Provinciale e dei Presidenti di Sezione – Sabato 7 Novembre 2015

Cari compagni è questa la prima riunione del Comitato Provinciale e dei Presidenti di Sezione che si svolge nella nuova sede della Casa della Memoria.
Prima di affrontare gli argomenti all’ordine del giorno voglio ricordare Gianfranco Maris e Tino Casali che ci hanno lasciato negli ultimi mesi.

Gianfranco Maris e Tino Casali
Gianfranco Maris, partigiano, deportato nel lager di Mauthausen è stato per decenni Presidente dell’Aned e Vicepresidente dell’ANPI Nazionale. Attualmente era membro della Presidenza Onoraria dell’ANPI provinciale di Milano.
Il tema sul quale Gianfranco si è sempre battuto riguarda la Memoria.
Nella raccolta dei suoi interventi Scritti contro l’oblio, curata da Giovanna Massariello, viene riportato un suo discorso tenuto a Milano davanti al Monumento del Deportato il 4 maggio 2008. Maris osserva:
“Ogni giorno che passa aumenta, nel mio animo, il timore di “lasciare” senza avere avuto il tempo di rendere tutta la mia testimonianza, per contribuire a consolidare una conoscenza indelebile di ciò che hanno veramente rappresentato in Europa, il fascismo e il nazismo nel secolo degli stermini, con il loro disegno di un “ordine nuovo”, basato sul razzismo come ideologia e sulla violenza criminale come sistema di governo”. “Ogni giorno che passa – sottolinea Maris – mi conferma che non abbiamo saputo ancora mettere la “memoria dell’offesa” al riparo dall’assedio del revisionismo e dell’oblio, che si rinnovano a ogni stagione.”

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Percorso alla Memoria del Lavoro – Lunedì 9 Novembre 2015

La storia dell’Alfa Romeo Portello raccontata in metropolitana – Una mattina di video, racconti e approfondimenti.
Lunedì 9 novembre 2015 dalle 9.30 alle 13.30, Palazzo Moriggia | Museo del Risorgimento – Sala Conferenze – Via Borgonuovo 23, Milano – Ingresso libero.

Saluto:

  • Maria Fratelli, Dirigente Servizio Musei Storici del Comune di Milano

Ore 9.30 Introduce e conclude:

  • Luigi Ferlin, Presidente AUSER Milano

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Risposta di ANPI e ANED all’iscrizione al Famedio di Franco Servello

Abbiamo letto con attenzione l’intervento di Basilio Rizzo nel corso della cerimonia di iscrizione al Famedio dei cittadini che hanno dato lustro a Milano.

Nel suo intervento il Presidente del Consiglio Comunale ha sostenuto che “nessun revisionismo è possibile, nessuna equiparazione tra chi è stato dalla parte giusta e chi è stato dalla parte sbagliata, quella della dittatura nazifascista. E’ la storia che non lo consente, una storia chiusa in modo definitivo settant’anni fa, il 25 aprile.”

Dopo questa premessa il Presidente del Consiglio Comunale ha concluso affermando che “Milano ha le radici ben piantate in quella storia”“in una logica sempre di inclusione”.

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