Con riferimento all’articolo pubblicato sulla pagina milanese dal quotidiano “la Repubblica” di Mercoledì 29 Dicembre 2015, firmato da Paolo Berizzi, abbiamo chiesto al caporedattore, ai sensi della legge 416/81, la rettifica riguardante un passaggio che riguarda direttamente l’ANPI.
Gentile Dott. Rho,
ai sensi della Legge n. 416/81, Le chiedo la rettifica di un passaggio dell’articolo firmato da Paolo Berizzi che compare nella pagina milanese nel quale, a proposito dell’appello online lanciato il 16 dicembre scorso, “ per ottenere lo scioglimento di sigle neofasciste”, si legge che ad esso ha aderito un “largo fronte antifascista”, tra cui CGIL, ANPI, ACLI.
Le preciso che sia l’ANPI Provinciale di Milano che le Acli e, per quanto mi risulta, la CGIL, non hanno dato la loro adesione, pur nel rispetto dell’iniziativa promossa da alcune realtà antifasciste.
Le ragioni della nostra non adesione all’appello derivano, fra l’altro, dal fatto che l’ANPI nazionale si è già fatta promotrice di una iniziativa, ed altre sono in cantiere su questo tema, volte a sollecitare le più alte cariche dello Stato a intervenire, per impedire il ripetersi di manifestazioni neofasciste e neonaziste che si pongono in aperto contrasto con la nostra Carta Costituzionale e con le leggi Scelba e Mancino.
L’ANPI Provinciale di Milano, inoltre, si è fatta promotrice di una serie di esposti alle pubbliche autorità e di una denuncia alla magistratura, per concorso in apologia di fascismo, nei confronti delle variegate sigle neofasciste e neonaziste che agiscono a Milano.
Un risultato importante, in questa direzione, è stato ottenuto. Il 19 novembre 2015 la V Sezione del Tribunale di Milano ha condannato a un mese di reclusione 14 neofascisti per concorso in apologia di fascismo, a seguito della manifestazione avvenuta il 29 aprile 2013 che, prendendo a pretesto il ricordo legittimo del giovane Ramelli e di Pedenovi, si tramuta da diversi anni in una iniziativa apertamente neofascista. All’ANPI nazionale, costituitasi parte civile, è stato riconosciuto un risarcimento di 14.000 Euro.
Gli strumenti, anche a livello legislativo, per intervenire contro il proliferare di movimenti neofascisti e di rigurgiti antisemiti, xenofobi e razzisti non mancano. Occorre applicare le leggi vigenti per contrastarli.
Nel ringraziarLa per l’attenzione, Le porgo i miei più cordiali saluti.
Roberto Cenati, Presidente ANPI Provinciale di Milano