Nel dopoguerra, Giovanni Pesce fu Consigliere comunale del PCI a Milano per oltre dieci anni a partire dal 1953, membro di Rifondazione Comunista, Presidente per lunghi anni dell’AICVAS (Associazione Italiana Combattenti Antifascisti di Spagna), Presidente dell’ANPI Provinciale di Milano nel febbraio del 1946, esponente autorevole del Comitato nazionale dell’ANPI sin dalla sua costituzione.
Tino Casali, allora Presidente dell’ANPI Provinciale di Milano, in un’affollata assemblea svoltasi il 18 settembre 2007, poco dopo la scomparsa di Giovanni Pesce, nello storico salone dell’ANPI di via Mascagni, così lo ricordava : “Sei stato uomo di parte, fiero di esserlo, come di parte sono gli uomini costretti a scegliere e quindi a prendere posizione in un momento cruciale per la storia nazionale. Scelta che fu per la libertà, scelta che facesti per tutti; scelta che diviene chiara e pienamente compresa attraverso i tuoi scritti. La tua vita ha espresso una chiara eticità che contraddistingue gli uomini onesti, leali ed intransigenti. Moneta rara in tempi così difficili e confusi”. E Giovanni Pesce alla domanda postagli su cosa direbbe a un giovane diciottenne, età che egli aveva, quando combattè in Spagna, così rispose: “Gli direi quello che hanno detto a me allora. Di avere fiducia e di coltivare la speranza. E’ una formula semplice ma efficace. La fiducia si conquista con la lotta quotidiana; la speranza è il motore che ti fa andare avanti.” E’ questo il forte messaggio che Giovanni ci lascia. Non dobbiamo anche noi perdere la speranza ma lottare senza tregua per una società più libera e più giusta, come quella prefigurata dalla Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.
Milano, 26 Luglio 2017
Roberto Cenati, Presidente ANPI Comitato Provinciale di Milano