Relazione di Roberto Cenati all’Assemblea dei Presidenti di Sezione. Domenica 24 giugno 2018

Sabato 23 giugno ci ha lasciato la moglie di Emilio Gatti, Rosetta. Ad Emilio, Presidente della Sezione Anpi di Quarto Oggiaro esprimiamo tutta la nostra affettuosa e commossa vicinanza.

Situazione internazionale e nuova politica americana

Trump è il capofila di una nuova contro-cultura che va studiata con attenzione, perché in essa si fonda non soltanto la nuova politica americana, ma addirittura un tentativo di nuovo ordine mondiale. La nuova linea di politica americana nasce come frutto dello spaesamento democratico che la crisi lascia dietro di sé. Le tre emergenze concentriche di cui soffrono i nostri Paesi – ondata migratoria senza precedenti, terrorismo islamista che colpisce anche il vecchio continente, crisi economico-finanziaria che lascia dietro di sé una crisi drammatica del lavoro – hanno un risultato comune nel riflesso congiunto di insicurezza per il cittadino, che si sente esposto come mai in precedenza, davanti a eventi fuori controllo. Abituato a pretendere sicurezza dallo stato nazionale il cittadino si sente sempre più solo, soprattutto in un’epoca in cui i partiti si riducono a semplici comitati elettorali e non trasformano i problemi singoli in problemi comuni. Anzi: quelle che erano grandi questioni collettive stanno diventando preoccupazioni individuali, insormontabili. Le istituzioni e la politica ignorano il cittadino. Nel 2017 arriva qualcuno, con una tribuna universale quale l’America che evoca l’uomo dimenticato, eccita la contrapposizione (loro festeggiano, il popolo patisce) fino alla promessa finale: da oggi un movimento di portata storica scuoterà il mondo, “portando il popolo a ritornare sovrano.” Un discorso identitario – l’identità degli arrabbiati che devono rimanere tali – che si basa su finte promesse frutto di una semplificazione del mondo. La democrazia del Novecento rischia di andare in frantumi sotto la spinta di Trump in America, della Nuova internazionale della destra in Europa (pensiamo al Fronte nazionale di Marine Le Pen e alla lega di Salvini), dell’Austria, del blocco di Visegrad (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria) che teorizza il ritorno a un continente fatto di nazioni, cui si devono aggiungere le tendenze protezionistiche della Brexit inglese. Ora il presidente Usa ha imposto dazi su acciaio e alluminio all’Europa, scatenando la reazione di Bruxelles, e alla Cina, principale nemico degli Stati Uniti. Un filo conduttore, c’è nella politica estera americana: il presidente non si fa forte del ruolo geopolitico dell’America e della sua sola politica militare. Preferisce invece usare come strumento di pressione, l’enorme forza d’urto dell’accesso al mercato interno americano, il più vasto e ricco del mondo.

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Ferma condanna dell’ANPI Provinciale di Milano della gravissima aggressione neofascista

Ferma condanna dell’ANPI Provinciale di Milano

Siamo venuti a conoscenza di una gravissima aggressione neofascista avvenuta il 28 aprile scorso ai danni di due cittadine che, per tutelare il decoro della loro abitazione, avevano provveduto a staccare un manifesto abusivo incollato sulla facciata del loro edificio.

Tutta la zona di Città Studi era stata tappezzata, da giorni, di manifesti abusivi con i quali si preannunciava la manifestazione a ricordo di Ramelli e Pedenovi, trasformatasi anche quest’anno in una iniziativa di aperta apologia del fascismo.

Le due signore hanno dovuto ricorrere alle cure mediche per le conseguenze della violenta aggressione e hanno sporto regolare denuncia alla Questura di Milano.

Mentre esprimiamo la nostra profonda solidarietà alle nostre due concittadine vittime della violenza neofascista riteniamo che non sia più possibile che ogni anno, nella giornata del 29 aprile, si svolgano nella nostra città manifestazioni neofasciste che si contrappomgono ai principi della Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza.

Chiediamo alle pubbliche autorità di fare tutto il possibile per individuare i responsabili di questo gravissimo fatto.

Milano, Città medaglia d’Oro della Resistenza, non può più tollerare questo preoccupante clima di intimidazione, di violenza, di offesa alla Memoria di chi ha sacrificato la sua giovane vita per la libertà di tutti noi.

Roberto Cenati – Presidente ANPI Provinciale di Milano

Oltraggiata la memoria dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto

Oltraggiata la memoria dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto

L’ANPI Provinciale di Milano esprime la propria ferma condanna per l’ignobile parata nazifascista compiuta in piazzale Loreto nel pomeriggio di domenica 29 aprile, per ricordare Mussolini e il nefasto e tragico ventennio fascista. Come ebbe a dire il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “Sorprende sentir dire, ancora oggi, da qualche parte, che il Fascismo ebbe alcuni meriti, ma fece due gravi errori: le leggi razziali e l’entrata in guerra. Si tratta di un’affermazione gravemente sbagliata e inaccettabile, da respingere con determinazione. Perché razzismo e guerra non furono deviazioni o episodi rispetto al suo modo di pensare, ma diretta e inevitabile conseguenza. Volontà di dominio e di conquista, esaltazione della violenza, retorica bellicistica, sopraffazione e autoritarismo, supremazia razziale, intervento in guerra contro uno schieramento che sembrava prossimo alla sconfitta, furono diverse facce dello stesso prisma.”
E’ estremamente grave quanto accaduto in piazzale Loreto, proprio dove sorge il Monumento dedicato ai Quindici Martiri, partigiani e antifascisti, prelevati dal carcere di San Vittore per ordine del capitano della Gestapo Theodor Saevecke e fucilati all’alba del 10 agosto 1944 da un plotone della Legione autonoma Ettore Muti.
La gravissima provocazione neofascista conclusasi con saluti romani offende la memoria dei Quindici Martiri di Piazzale Loreto e di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi.
E’ fondamentale che alla identificazione e alle denunce per apologia del fascismo operate dalle Forze dell’Ordine seguano, questa volta, esemplari condanne da parte della Magistratura.
Non è più tollerabile che nella nostra città si ripetano sfregi e offese a Milano, Città Medaglia d’Oro della Resistenza, e alla Memoria dei Combattenti per la Libertà.

Roberto Cenati – Presidente ANPI provinciale di Milano