Galliate (NO), 6 luglio 1920 – Ornavasso (NO), 14 giugno 1944
“Io parto perchè devo partire : non posso . non devo più restare” Era la tarda primavera del 1944 quando, con queste parole confidò agli amici più cari della GC di Galliate, di cui era stato presidente, la decisione di unirsi ai partigiani che si battevano in montagna contro i nazifascisti. Rabellotti aveva 24 anni: aveva compiuto gli studi liceali nel Collegio rotondi di Gorla Minore, si era poi laureato in medicina veterinaria all’Università di Milano dove insegnava come assistente.
Avrebbe potuto evitare la chiamata alle armi della Repubblica di Salò e continuare il suo apprezzato lavoro di ricercatore; ma la situazione e la sua coscienza lo spinsero ad una scelta di impegno e di lotta … Agli inizi di giugno [ … ] raggiunse la divisione Valtoce, comandata da A. Di Dio e acquartierata sopra Ornavasso. La notte tra l’11 e il 12 giugno chiese di partecipare, ottenendolo, ad un’azione: era la sua prima. Il mattino successivo, di ritorno dalla stessa azione, sorpreso con un altro compagno, venne catturato. Torturato per due giorni e con la promessa d aver salva la vita in cambio del tradimento e dell’adesione alla Repubblica sociale, rifiutò con sdegno segnando la propria fine. Nel pomeriggio del 14 giugno, trasportato in autocarro alla periferia di Ornovasso, sulla strada per Migiandone, venne assieme con altri tre giovani partigiani: F. Cattaneo di Gravellona Toce, E. Rossi di Milano e B. Oliaro di Novara.
Porteranno il suo nome la IV Brigata della “Valtoce” e una divisione operante al piano che riunirà militanti, molti amici cattolici del suo paese. M. Begozzi
Dizionario storico del movimento cattolico in Italia : Le figure rappresentative M-Z
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