Gattatico (RE), 1 giugno 1903 – Milano, 19 dicembre 1943
Ingegnere industriale, assistente presso l’Università di Perugia, fu costretto a lasciare l’insegnamento nel 1935 per non essersi iscritto al Partito Nazionale Fascista. Si impiegò quindi alle Officine Meccaniche di Reggio Emilia, poi si trasferì ali’ ACNA di Cesano Maderno (Mi) e quindi a Milano presso la ditta De Kummerlin e dal 1940 alla Caproni di Taliedo, andando ad abitare a Milano in viale Bianca Maria 35. Convinto antifascista, tra gli organizzatori degli scioperi del marzo 1943, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 divenne combattente partigiano nelle fila di Giustizia e Libertà, rifornendo le prime formazioni partigiane di Cernobbio. AI suo rientro alla Caproni, ormai occupata dai tedeschi, fu arrestato dalle SS il 3 novembre 1943 e imprigionato a San Vittore. 1118 dicembre, per rappresaglia dopo l’uccisione del federale Aldo Resega, vennero condannati a morte otto detenuti che vennero fucilati all’Arena il giorno successivo. Tra essi Giovanni Cervi.
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