Milano, 1905 – Ravensbruck, 26 marzo 1945
Nata a Milano nel 1905 assassinata a Ravensbruck il 26 marzo 1945. Segretaria nello studio legale dell’avvocato Luciano Elmo (uno dei dirigenti della Resistenza a Milano) divenuto la base operativa per il gruppo liberale operante nella Resistenza, quando fu avvertita dei rischi che correva sembra avesse risposto “…Sò ben, ma chi se trata de fà il propri duver…”. Arrestata nell’autunno 1944 è condotta nel carcere di San Vittore, foglio matricolare 2772. Torturata, riuscì a tacere, mantenendo segrete le dislocazioni delle formazioni partigiane, le formule per i codici per i messaggi da Radio Londra, decine di indirizzi di resistenti. Consegnata alle SS fu deportata il 7 settembre 1944 per il campo di Bolzano. Sullo stesso trasporto si trovano Maria Arata e Laura Conti che rimane nel lager di Bolzano. Antonia Frigerio e Maria Arata proseguono il 7 ottobre 1944 per Ravensbruck, un lager tutto al femminile, accompagnate da due militi della GNR. Giunte al lager sono consegnate ai tedeschi. Antonia con numero di matricola 77336, Maria con numero 77314. A Ravensbruck le due donne, vicine già dal carcere di San Vittore, saranno separate. “Avanti a me marcia Antonia con la sua testa scheletrica in cui brillano i due occhi nerissimi…” racconta Maria Arata nel suo libro “Il ponte dei corvi” Mursia ed. Antonia sarà uccisa nella camera a gas il 26 marzo 1945. Lapide fatta mettere dal marito a cura dell’ANPI nel 1965.
Lapide : via Val Cismon, 4
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.