Salvoni Vittorio

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Urago d’Oglio (BS), 1  maggio 1918 – Milano, 21 settembre 1944

Nato a Urago d’Oglio (BS) il 1° maggio 1918, viene assassinato a Niguarda il 21 settembre 1944 in un agguato. Operaio, abita a Niguarda in via Lanfranco della Pila 1. Viene ritenuto tra i gappisti più attivi e temerari nella zona milanese. Fa parte della 3° formazione GAP “Egisto Rubini” (di cui sarà Comandante Giovanni Pesce) appartenendo al distaccamento “Walter”. Vittorio Salvoni si distingue in azioni temerarie. Due particolarmente eclatanti nei mesi precedenti la sua morte. Il 7 luglio 1944, insieme a due compagni, fa irruzione al campo volo di Bresso dove decollano gli aerei in appoggio ai rastrellamenti nazifascisti in Piemonte e Lombardia. Due le sentinelle tedesche eliminate, un quadrimotore germanico da trasporto distrutto ed altri due gravemente danneggiati dalle molotov. L’11 Agosto 1944, giorno dello sciopero indetto a seguito dell’eccidio di Piazzale Loreto, incrociano le braccia in segno di protesta i lavoratori delle fabbriche Vanzetti, Graziosi, Trafilerie, Motomeccanica, Om; alla Pirelli le maestranze si riuniscono in silenzio. Poi calcano la scena i Gap del distaccamento Walter. Depongono due bombe sul davanzale della finestra del comando tedesco fra via Guernico e via Montello, e altre due – ritardate di pochi minuti – all’ingresso dello stesso comando in modo tale da colpire chi, alle prime esplosioni, si riversa verso l’esterno. L’azione causa un numero elevato di morti e feriti tra il nemico. Per delazione di una spia, il 21 settembre 1944 cade in una trappola che gli è fatale. Nello scontro a fuoco contro miliziani della “Resega” mentre sta lasciando casa in bicicletta è mortalmente colpito alla testa da un proiettile.

LAPIDE : Via Cicerone 14

SCHEDA BIOGRAFICA