Manifestazione internazionale per la liberazione di Mauthausen

Relazione

 

 

 

 

 

 

La manifestazione internazionale per la liberazione dell’ultimo campo

LA MEMORIA D’EUROPA

Ancora una volta la liberazione dell’ultimo KZ è stata ricordata con una solenne manifestazione internazionale sulla piazza dell’appello di Mauthausen.

Aprivano il corteo: i comitati organizzatori … una rappresentanza dei sopravvissuti … le autorità governative austriache e non solo… Innumerevoli rappresentanti di alto livello e ministri dall’Austria e dall’estero presero parte alla cerimonia del 70° della Liberazione – tra questi il Bundespräsident Dr. Heinz Fischer, il Nationalratspräsidentin Doris Bures, il Bundeskanzler Werner Faymann, il Vizekanzler Dr. Reinhold Mitterlehner, le altezze reali Erbgroßherzog Guillaume e Erbgroßherzogin Stéphanie von Luxemburg, il Ministerpräsident der Tschechischen Republik Bohuslav Sobotka, la Präsidentin des griechischen Parlaments Zoi Konstantopoulou, il Präsident der Abgeordnetenkammer Belgien Siegfried Bracke e molti altri. Le musiche scelte sottolineavano la particolare solennità della manifestazione. Una grande manifestazione: oltre 22.000 le presenze nella sola giornata del 10 maggio; oltre cinquanta le nazioni rappresentate. Carattere internazionale, a tratti internazionalista, una chiara impostazione politica antifascista.

Un omaggio alla memoria della Resistenza europea che ha combattuto e infine sconfitto il nazifascismo. Le rappresentanze nazionali sfilavano in ordine alfabetico, accompagnate, per la prima volta, dal suono di Canti della Resistenza di ognuna delle nazioni. MILANO – MAUTHAUSEN 2015 RELAZIONE Per l’Italia3 sfilavano i gonfaloni delle città medaglia d’oro, seguite da labari e medaglieri di città e sezioni ANPI e ANED, portate con orgoglio da tantissimi giovani e, al loro fianco, tante teste bianche. Il coro intonava ‘Bella ciao’ e, a seguire ‘Le belle città’. Il corteo riprendeva il canto, senza stonare. Dalla Francia Le chant des partisans… Dalla Spagna (canti della Spagna repubblicana)… Dalla Russia un improbabile , ma splendidamente cantato, Va pensiero… Chiudeva il corteo l’Austria con le organizzazioni dei lavoratori austriaci accompagnate dal canto Die Moorsoldaten (in piú lingue). Siamo orgogliosi del risultato culturale e didattico/pedagogico e politico. Una rappresentanza dalle scuole milanesi accompagnava il gonfalone4 della nostra città. Una scuola da ciascuna delle nove zone, quattro studenti e un insegnante per ogni scuola.

La qualità della rappresentanza è stato, a nostro avviso, parte non irrilevante nel livello di comprensione raggiunto dagli studenti ed espresso ancora durante il viaggio. Commossa l’adesione ai temi di fraternità tra i popoli come espressa dal giuramento di Mauthausen, commossa ma non superficiale. Coerenti ed efficaci gli interventi ‘pubblici’ letti o ascoltati: a Bolzano le parole di Lionello Bertoldi, da Milano la lettera del sindaco Giuliano Pisapia, a Mauthausen le parole di Susanna Camusso che ci raggiunge e rivolge ai giovani un saluto molto bello e non di maniera, le parole della figlia di Gianfranco Maris5 che ne legge il messaggio, di Dario Venegoni che parla al muro degli italiani («Qui sono le nostre radici… »)… la stampa austriaca… il comunicato di Willi Mernyi, del Mauthausen Komitee Österreich (MKÖ) …

«In einer Zeit, in der Intoleranz und Diskriminierung sowohl in Österreich als auch weltweit noch immer ein Thema sind, ist es umso wichtiger, sich vor Augen zu halten, zu welchen Konsequenzen diese Haltung geführt hat…» … In un tempo nel quale intolleranza e discriminazione è ancora argomento politico sia in Austria sia in tutto il resto del mondo – diventa ancora più importante tenere ben presente a quali conseguenze questo atteggiamento ha condotto…

L’importanza del progetto dal punto di vista pedagogico e didattico. Accuratamente preparato, discusso e concordato con ANED Milano (Leonardo Visco), ha ottenuto il plauso degli insegnanti messi in condizione di essere pienamente partecipi. I materiali sono stati utilizzati anche da studenti… siamo consapevoli di avere dato al viaggio un obiettivo alto, un senso … e di avere messo tutti in condizione di non essere utilizzatori passivi.

«Il campo di concentramento di Mauthausen dal giugno 1938 al 5 maggio 1945 era situato in questo luogo. Qui e nei suoi sottocampi 130.666 prigionieri vennero orribilmente assassinati dai carnefici nazisti. Le vittime erano cosí composte:

  • Soldati, funzionari e civili sovietici: 32.180
  • Cittadini polacchi: 30.203
  • Cittadini ungheresi: 12.923
  • Cittadini jugoslavi: 12.890
  • Cittadini francesi: 8.203
  • Cittadini spagnoli: 6.502
  • Cittadini italiani: 5.750
  • Cittadini cecoslovacchi: 4.473
  • Cittadini greci: 3.700
  • Antifascisti tedeschi: 1.500
  • Cittadini belgi: 742
  • Antifascisti austriaci: 235
  • Cittadini olandesi: 1.078
  • Cittadini norvegesi:77
  • Cittadini americani: 34
  • Cittadini lussemburghesi: 19
  • Cittadini inglesi: 17
  • Cittadini di altre nazioni ed apolidi: 3.319

Il campo fu consegnato dall’esercito sovietico al governo federale dell’Austria il 20 giugno 1947» (Traduzione dell’iscrizione su una lapide all’ingresso del campo) 1938 – 1945 Tra queste due date è compresa una parte essenziale e fondativa della storia dell’Europa moderna.

Inge Rasmussen, responsabile progetto per ANPI Provinciale Milano