Milano 3 settembre 1904 – 29 gennaio 1977
Sacerdote, nato nel quartiere Isola-Garibaldi. Nel febbraio 1943, in piena guerra, crea a Serina (BG) una colonia di sfollamento per una trentina di bambini dell’isola. La colonia accoglie anche figli dei dipendenti Pirelli ed altro. Il gruppo arriva a raggiungere circa ottanta bambini. Fra questi anche bambini ebrei nascosti sotto falso nome. Dopo l’8 settembre, il sacerdote per evitare che i ragazzi ospitati nel suo patronato vengano arruolati nelle file dei repubblichini, li nasconde nelle cantine e ne altera i documenti, sempre nelle cantine ospita anche perseguitati politici. Nel novembre 1944 la Brigata Muti arresta Don Bussa sospettando le sue attività clandestine. Ma la reazione ferma di tutto il quartiere e l’intervento del cardinale Schuster ne determinano la liberazione. Cinque mesi dopo Milano viene liberata dalle brigate partigiane. Dopo la guerra, le ricerche dei suoi collaboratori hanno permesso di rintracciare in Israele Alberto Fazio, uno dei bambini ebrei che avevano trovato rifugio a Serina. Il dossier arrivato a Gerusalemme all’Istituto Yad Vashem, ha permesso di assegnare a Don Eugenio Bussa, il 28 marzo 1990, il titolo di Giusto fra le Nazioni. Il cavalcavia che conduce in via Quadrio è stato intitolato a don Eugenio Bussa.
Fonti e approfondimenti: Adriano Losi, Don Eugenio Bussa, una vita per il sacerdozio, Milano, Greco&Greco, 2002
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