In tanti momenti importanti della vita cittadina, la Loggia è stata luogo del ricordo nelle ricorrenze e nelle date che segnano il calendario civico, ma anche luogo della coscienza civile e democratica della città. È una lunga storia che dal medioevo ad oggi ha visto in questo edificio pubblico il simbolo di Milano: l’Italia è il Paese che ha dato alla cultura mondiale la città come spazio di libertà e di civiltà, il valore dell‘edificio pubblico come centro della vita cittadina, l’orgoglio e l’autonomia civica. Anche da queste radici sono nate la Resistenza e la Costituzione, fondamento della democrazia italiana.
Fin dai giorni successivi al 25 aprile 1945 i cittadini milanesi avevano posto qui su provvisori basamenti di legno le fotografie dei caduti coperte di fiori. Qui giungevano i cortei commemorativi e vi si tenevano discorsi. Il 1° giugno 1952 sotto la Loggia furono commemorate le due donne ebree Giulia Leoni Voghera e la figlia Augusta, barbaramente uccise nel lager di Bolzano. Lo stesso anno, l’11 ottobre, sotto la Loggia furono ricordati Sergio Papi, Luigi Fossati e Ugo Cellini, i tre soldati partigiani processati come disertori e fucilati il 19 ottobre 1944 a Münsingen, in Germania, dove era un campo di addestramento militare.
La posa delle lastre fu la conseguenza inevitabile di questa partecipazione, che rendeva lo spazio luogo di memoria per moto spontaneo dei cittadini.
Con deliberazione del Consiglio Comunale del 30 marzo 1953, l’Amministrazione approvava il “Collocamento di lapidi in bronzo a ricordo dei Caduti per la Libertà”, da ubicarsi nel portico del Palazzo della Ragione, “per dare una definitiva e decorosa sistemazione dei Partigiani”.
“… Il Comitato Onoranze Caduti per la Libertà, che raggruppava le principali associazioni nate dalla Resistenza ed era presieduto dal sindaco della Liberazione Antonio Greppi, in accordo col Comune di Milano, ne affidò la compilazione, che durò due anni, a Marcella Chiorri Principato, segretaria del Comitato, con la partecipazione di tutte le associazioni di caduti e con la fidata collaborazione di Nelda Fontana, moglie del dottor Ciro Fontana, segretario particolare del Sindaco. È il primo tentativo di compilare un elenco dei caduti, che per questo presentò enormi difficoltà. Le lastre furono inaugurate nell’ottavo Anniversario della Liberazione, il 25 aprile 1953, alle ore 10 della mattina con una cerimonia alla quale presero parte rappresentanze di varie associazioni partigiane e familiari dei caduti. Parlarono Ferruccio Parri e Antonio Greppi.” (Massimo Castoldi)
La Loggia dei Mercanti è da allora dedicata ai Caduti per la libertà. Una lapide, posta sul prospetto verso via dei Mercanti, in corrispondenza dei gradini di accesso alla Loggia, riporta in epigrafe: “In supremo anelito di libertà, hanno donato la vita; Milano ne consacra i nomi gloriosi alla storia – 1943/1945”:
Affisse ai pilastri lapidei, si trovano 19 Lapidi Commemorative che ricordano i nomi dei Caduti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.