


Campo della Gloria
Nel Campo della Gloria, oltre ai partigiani, sono ricordati i militari milanesi morti per la patria nei campi di concentramento (IMI), i militari milanesi morti a Cefalonia e nelle isole dell’Egeo, i cittadini milanesi morti per la libertà.
Il Campo della Gloria è nel cimitero Maggiore, chiamato dai milanesi Musocco
La più recente ristrutturazione del campo fu inaugurata il 24 aprile 1997 con lo scoprimento dell’opera copia del «Partigiano fucilato» di Marino Mazzacurati (1955), a sua volta situata dal 1968 nel Cimitero della Villetta di Parma. Le tombe sono allineate una di seguito all’altra e recano il nome e la fotografia del caduto. Oggi una serie di lapidi ne fa un luogo di memoria di tutti i caduti e i deportati milanesi.
Il Cimitero Maggiore era divenuto luogo di memoria già nei primi giorni del 1945, quando ancora Milano era dominata dall’oppressione nazi-fascista. Qui erano stati sepolti alcuni partigiani e su quelle tombe la popolazione si raccoglieva, manifestando il proprio dissenso al regime, ma anche organizzando la Resistenza.
Il campo allora era il n. 60. La prima sistemazione del campo fu affidata al Comitato Onoranze Caduti per la Libertà, presieduto da Antonio Greppi, sindaco della Liberazione, e fu assegnata, a seguito di un concorso, all’architetto Umberto Comolli, che progettò la stele altissima e sei pale laterali che avrebbero dovuto raccogliere i nomi dei Caduti. All’esterno due fontanelle avrebbero erogato l’acqua necessaria al Campo.
Il 25 aprile 1948 fu posta la prima pietra del Monumento, nella quale fu murata una pergamena che portava questa dicitura:
«Ad iniziativa del Comitato Onoranze Caduti per la Libertà di Milano e Provincia, viene posta oggi, 25 aprile 1948, la prima pietra del Monumento che ricorderà ai Posteri Coloro che fecero eroico sacrificio della vita all’Italia e alla Libertà. 1922 -1945».
SEPOLTI AL CAMPO DELLA GLORIA
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