Catania, 5 gennaio 1924 – Monza, 17 dicembre 1944
Nacque a Catania il 5 gennaio 1924 da Emanuele Benincasa e Lucia Blancata. La famiglia, di sentimenti antifascisti, dopo un primo trasferimento a Trieste, nel 1939 si spostò a Milano, in Via Savona 17, e Salvatrice cominciò a lavorare presso la Montecatini. Nel luglio 1944 aderì alla Resistenza ed entrò a far parte delle Brigate Matteotti con il nome di battaglia di “Mara”. Catturata e torturata dalla SS nei locali della G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) di Monza, dopo aver rifiutato ogni forma di collaborazione, il 17 dicembre 1944 fu portata sul ponte di Via Mentana e lì uccisa. Il giorno successivo il suo cadavere venne rinvenuto senza documenti nel cimitero di Monza (*). Venne inumata come “sconosciuta” e tale restò fino all’aprile del 1945, quando, a seguito di riesumazione, la madre ne riconobbe il corpo. Una altra lapide, apposta in Via Mentana a Monza, ricorda il sacrifico di Salvatrice. Abitante in via Savona, 17.
(*) Come da verbale del Comune di Monza redatto in occasione del ritrovamento del cadavere. Tale documento è consultabile tramite https://anpicatania.wordpress.com/2013/11/27/benincasa-salvatrice-partigiana-staffetta-uccisa-il-18-dicembre-1944-documenti-archivio-storico/.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.