Milano, 1° giugno 1908 – Milano, 26 aprile 1945
Vive e cresce a Lampugnano con i genitori e 10 fratelli. Più tardi gestisce la tabaccheria di Trenno con telefono pubblico e servizio bar. Dal 1944 è partigiano e per la sua attività è incarcerato a San Vittore. Quando arriva la chiamata ad arruolarsi nella Repubblica di Salò, entra a far parte delle formazioni partigiane della zona. Nei primi mesi del 1945, milita con il grado di tenente nella 44° Brigata Matteotti. Cade il 26 aprile del 1945 con Luigi Dal Vecchio ed Erminio Grassi, presso la Cascina Bellaria. Da un’intervista alla figlia Franca Casiraghi: “…Nel locale c’era un pianoforte e quel piano era diventato il nascondiglio delle armi per la sua brigata. Vi era nascosto anche un ritratto di Matteotti. Il giorno della sua morte, mentre lavorava al bar di cui era proprietario, due compagni partigiani lo chiamarono per andare all’Isotta Fraschini a recuperare le gomme di un camion. Durante il tragitto, sulla via Novara, incontrarono una colonna di fascisti e di tedeschi con cui si impegnarono in uno scontro a fuoco. Furono falciati tutti e tre”.