Vignola Gianni “Majo”

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Milano, 1 agosto 1923 – Invorio inferiore(NO), 18 novembre 1944

Gianni Vignola nacque a Milano il 1° agosto 1923 da Silvio Vignola e Grazia Ridolfi. La sua residenza in città è ancora non stabilita in modo definitivo ma fu, comunque, in zona 6; o in via Sartirana 5 o più probabilmente, in via Cola di Rienzo 45. Arrestato, ancora studente, a Milano il 2 novembre 1942 per propaganda comunista; fu rilasciato il 29 agosto 1943 a seguito di una amnistia emessa dal governo del maresciallo Badoglio. Ad inizio settembre del ’43 sfollò a Montrigiasco, un piccolo paese nei pressi di Arona, sul Lago Maggiore, e lì riprese la sua attività antifascista. Nel marzo ‘44, assumendo il nome di battaglia di “Majo”, si unì al battaglione “Bariselli” della 2a Divisione Garibaldi “Redi” che operava in Val d’Ossola. Dopo un’azione di recupero armi sottratte alla GNR, Gianni, colto da una violenta febbre, riparò presso una famiglia amica a Ghevio. Dopo pochi giorni di riposo e non ancora del tutto ristabilito, il 18 novembre ’44 lasciò la casa che lo ospitava per cercare di ricongiungersi con la sua formazione. Colto nuovamente da malore nei pressi di Invorio inferiore, venne intercettato da una pattuglia GNR che stava partecipando ad un rastrellamento. “Majo” cercò di difendersi ma fu colpito a morte da alcune raffiche di mitra esplose dai rastrellatori che, vedendolo cadere, si avventarono di lui per finirlo a pugnalate.

SCHEDA BIOGRAFICA