Il 2 Giugno segna una data di estrema importanza per il nostro Paese:la vittoria della Repubblica, frutto della lotta antifascista e della guerra di liberazione. E’ stata la conclusione coerente di una lotta che ha liberato l’Italia non solo dal fascismo, ma dalla monarchia, responsabile dell’avvento al potere del fascismo, delle leggi antisemite del 1938, dell’entrata in guerra dell’Italia e delle tragedie che hanno devastato il nostro Paese.
Fascismo e monarchia insieme avevano imposto la loro volontà al Paese ed insieme dovevano essere condannati. “La vittoria della repubblica – osservava un grande antifascista, Giorgio Amendola – ha rappresentato il miglior elemento di rottura della continuità dello stato italiano che si sia verificato nella crisi politica determinata dalla sconfitta della guerra fascista.
La caduta della monarchia ha eliminato un centro di riorganizzazione, che poteva con il suo prestigio coprire eventuali tentativi di ritorni reazionari” e, sottolineava acutamente Giorgio Amendola: “La lotta unitaria del popolo italiano è riuscita a stroncare efficacemente i tentativi reazionari, succedutisi nel secondo dopoguerra, anche perchè ha potuto svolgersi su un nuovo terreno, quello creato dalla Repubblica e dalla Costituzione, senza che potesse intervenire in campo, contro la democrazia, un’autorità costituita e sovrana come la monarchia”.
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