E’ uscito lo scorso 19 aprile “NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista” il nuovo libro di Paolo Berizzi, il giornalista di Repubblica autore di inchieste e articoli sul neofascismo italiano.
E’ uscito lo scorso 19 aprile “NazItalia. Viaggio in un paese che si è riscoperto fascista” il nuovo libro di Paolo Berizzi, il giornalista di Repubblica autore di inchieste e articoli sul neofascismo italiano.
Il 5 maggio 1945 veniva liberato dall’esercito americano il campo di Mauthausen. Situato in Austria a 15 km da Linz, già funzionante come campo di prigionia durante la prima guerra mondiale, il lager dopo l’annessione dell’Austria alla Germania nel marzo 1938, veniva ampliato per rinchiudere tra le sue mura spettrali gli oppositori del regime nazista. Classificato come lager di III categoria e destinato “a detenuti per misure di pubblica sicurezza, gravemente indiziati, incor-reggibili, pregiudicati e asociali, cioè difficilmente suscettibili di rieducazione”, Mauthausen accolse oltre 200.000 prigionieri. Per 122.766 di loro, tale il numero dei morti ufficiali indicato su una targa all’entrata del campo, fu un luogo senza ritorno.
(fonte: archivio storico del Corriere della Sera – Articolo del 1993) Una sera d’estate. Maledetta. Il terrore. I morti e i feriti. Il fumo acre e i rottami. I vetri e gli infissi delle case in frantumi. Il viavai di ambulanze, gli allarmi impazziti, le sirene che gelano il sangue e i lampeggianti di polizia e carabinieri.
Sono passate da poco le 23 del 27 luglio 1993 e in via Palestro alcune persone notano che da una Fiat Uno di color grigio parcheggiata davanti al Museo di arte contemporanea esce un filo di fumo biancastro. Fermano una pattuglia di vigili urbani. I vigili si avvicinano all’ auto per un controllo.
“Antifascismo” e’ la parola sottolineata e aggiunta da Carlo Smuraglia, presidente nazionale dell’Anpi, ai tre temi principali della manifestazione del 25 aprile: Costituzione, Resistenza e Unita’.
Il motivo lo ha spiegato durante il suo intervento: “Oggi ci sono pericolosi rigurgiti più o meno costanti e volontari di fascismo, episodi vergognosi che non vogliamo più’ vedere, come i simboli della X Mas”.
Denunciando “il clima di impensabile attacco alla Costituzione”, Smuraglia ha poi ricordato il tentativo “di abrogare il divieto di ricostituzione del partito fascista” lanciando l’allarme di “non rispetto totale delle leggi” e di “forte limitazione alla liberta’ dei cittadini”.